PREMESSA -- II sigma ed il retto sono organi cavi, che terminano con l'apertura
anale, attraverso cui si elimina, con le feci, il materiale ingerito con il cibo e
non assimilato. E’ anche possibile passare attraverso l'ano con adeguati strumenti,
che consentano l'esplorazione retrograda dell'organo. Per questo esistono delle
apparecchiature (v. foto 1), flessibili e sottili, che consentono di verificare
l'interno degli organi esplorati ed eventualmente prendere dei piccoli campioni di
tessuto da esaminare o eseguire delle manovre terapeutiche.
METODICA -- Si introduce delicatamente attraverso l'apertura anale un sottile tubo
flessibile, dotato all'estremità di un trasduttore di immagini, che appariranno su
un monitor e potranno essere visualizzate con attenzione. Successivamente si
procederà fino a raggiungere, in genere, il passaggio sigma-colon discendente o, in
alcuni casi, la flessura splenica o ancora oltre fino al ceco, per esplorare poi
tutto il viscere, con la massima attenzione, in uscita. Il paziente non avvertirà,
di norma, dolore importante, ma soltanto un modico dolore alla insufflazione di
aria, necessaria per distendere le cavità e vederle correttamente, in alcuni casi
però, per aderenze di precedenti interventi chirurgici, particolare conformazione
del colon o sensibilità accentuata, il dolore potrà essere così importante da
richiedere una sedazione profonda, in tal caso l'esame dovrà essere effettuato con
l'assistenza dell'anestesista. La metodica ha normalmente la durata di pochi minuti
e, in genere, il paziente può riprendere la sua normale attività dopo 1 o 2 ore.
PREPARAZIONE -- Perché l'esame sia eseguito correttamente e risulti attendibile e a
rischio minimo, l'intestino dovrà essere il più pulito possibile. Sarà pertanto
necessaria una preparazione con purganti o clisteri. Sarà inoltre preferibile che
sia vuoto anche lo stomaco e, pertanto, dovrà essere osservato il digiuno dalla sera
precedente. Non sarà necessario, invece, sospendere le terapie in atto, ma sarà
sufficiente assumerle con poca acqua almeno 2 ore prima dell'esame. In caso di
terapia insulinica sarà necessario consultarsi con il medico curante. Nel caso di
paura, ansia o comunque si voglia rendere l'esame più tollerabile, potrà essere
effettuata una sedazione cosciente, a cui potranno essere associati analgesici
centrali.
INDICAZIONI -- Le malattie del sigma e del retto sono assai comuni, ma,
fortunatamente, non necessitano sempre, per la diagnosi, di un'indagine endoscopica.
Esistono comunque alcune indicazioni assolute e altre opinabili.
- Proctorragia. È spesso necessario eseguire una retto sigmoidoscopia, anche in
presenza di patologia emorroidaria nota, poiché la proctorragia può essere unico
segno di una lesione neoplastica (benigna o maligna) del grosso intestino.
- Sintomi persistenti riferibili ad ano e retto. Il retto sigmoidoscopio non è
in grado di valutare perfettamente la patologia del canale anale, si richiede
preferibilmente l'impiego di un anoscopio.
- Dolore addominale-pelvico.
- Diagnosi e follow-up di malattie infiammatorie intestinali idiopatiche.
- Aumentato rischio di neoplasie del grosso intestino.
- Follow-up di neoplasie del grosso intestino.
- Neoplasie di origine ignota.
- Stadiazione di neoplasie uterine e vescicali.
- Valutazione preliminare a chirurgia ano-rettale.
- Sospetta colite pseudomembranosa. L'effettuazione di una retto sigmoidoscopia
è indicata in caso di diarrea ematica dopo terapia antibiotica, per evidenziare
l'eventuale presenza della lesione patognomonica della colite pseudomembranosa,
rappresentata da pseudomembrane di fibrina tenacemente adese alla parete
intestinale.
CONTROINDICAZIONI
Generali -- Correlate alla situazione clinica del paziente: shock, ipossia grave,
infarto miocardico acuto. Nei pazienti con valvulopatie e/o cardiopatie congenite è
indicata la profilassi antibiotica.
Locali -- Quando esiste la possibilità di un peggioramento della patologia
locale in atto: perforazione, diverticolite grave, peritonite, megacolon tossico.
EFFETTI COLLATERALI
L'esame dura di regola pochi minuti e, all'introduzione e alla progressione dello
strumento, causa modesti dolori ben tollerati dal paziente. L'introduzione di aria,
necessaria per una corretta visione delle pareti intestuiali, può causare una
sensazione di imminente necessità di evacuazione o anche dolore tipo colica
intestinale. Tali disturbi sono in genere di entità modesta e vengono facilmente
tollerati senza necessità di sedazione.
COMPLICANZE
La retto sigmoidoscopia è metodica assai sicura e le complicanze sono rare e legate
più spesso alla preparazione (sedazione ecc.) o alla patologia in atto (neoplasie,
diverticoli), che non alla metodica stessa. La retto sigmoidoscopia è praticamente
priva di complicanze con mortalità quasi nulla. Esiste, tuttavia, la possibilità di
rare reazioni ano-vagali e di infezioni in un esigua percentuale di casi. Le
complicanze globalmente considerate mostrano un’ incidenza dello 0,3-0,7% - La
mortalità rilevata è dello 0,008-0,02%. - Le probabilità di perforazioni sono dello
0,14-0,3% - Le emorragie incidono per lo 0-0,5%
La presenza di batteriemia nel 2,2% delle coloscopie è segnalata in
letteratura. In caso di esame a pazienti immunodepressi o immunosoppressi questo
dato va tenuto nella dovuta considerazione. Sono complicanze rare gli accidenti da
eccessiva distensione gassosa (pseudolipomatosi mucosa), incarceramento
dell'endoscopio in ernia inguinale, proctite severa da glutaraldeide
(rettosigmoidoscopio non perfettamente lavato).